Piante ed erbe officinali utilizzate in passato dalle tradizioni popolari oggi sono un prezioso bagaglio della Fitoterapia moderna.

Per conoscere il potenziale terapeutico e scoprire i meccanismi d’azione delle piante coltivate e trasformate da Biolea Italia, vi proponiamo una descrizione dettagliata di proprietà, principi attivi, caratteristiche botaniche, impiego terapeutico e curiosità storiche sul mondo delle nostre piante.

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Ecco perché in campo erboristico si cerca di mantenere la pianta nella sua integrità (in toto) per la preparazione di prodotti naturali, come nel caso di Biolea Italia.

Cosa s’intende per erbe e piante officinali?

In passato, conoscere le piante e le loro virtù era fondamentale per la terapia medica antica, in quanto corrispondeva all’unica soluzione possibile per la cura delle malattie. Nel tempo, vennero chiamate “officinali” tutte le erbe e le piante  impiegate nelle “officine” (laboratori farmaceutici) degli speziali. Questi artigiani conoscevano le tecniche di lavorazione delle piante, le procedure di preparazione (oli, unguenti, profumi, tisane ecc.) e di conservazione, e se ne servivano per realizzare rimedi medicamentosiprodotti cosmetici e profumi.

Per ogni erba o pianta officinale, la parte utilizzata (foglie, fiori, semi, corteccia, radici ecc.) è chiamata “droga”. La droga contiene il fitocomplesso cioè l’insieme dei principi attivi che caratterizzano le proprietà del vegetale, non riproducibili per sintesi chimica. Il lavoro sinergico dei principi attivi all’interno del fitocomplesso garantisce alla pianta una serie di azioni contemporanee, che il singolo componente risulta non possedere, oltre all’abbassamento della soglia di tossicità, controindicazioni ed effetti collaterali.

Biolea e le sue piante officinali

iperico      L’iperico (Hipericum Perforatum L.)

È una pianta perenne semisempreverde, glabra, con fusto eretto percorso da due strisce longitudinali in rilievo. È ben riconoscibile anche quando non è in fioritura perché ha le foglioline che in controluce appaiono bucherellate. I fiori giallo oro, con 5 petali delicati, raggiungono la fioritura massima verso il 24 giugno.  Le ‪‎virtù dell‘iperico sono conosciute da secoli. La fama dell’iperico procede di pari passo con la storia dei Templari, cavalieri misteriosi e leggendari del medioevo. I Templari nel XII secolo furono i primi a scoprire che l’iperico, oltre alle ustioni e alle ferite da taglio, era utilissimo per migliorare l’umore dei guerrieri che rimanevano immobilizzati a letto per mesi. Tra i componenti dell’Iperico abbiamo un pigmento rosso chiamato ipericina, e da questo deriva il nome di erba di San Giovanni in quanto il rosso ricorda il sangue versato dal Santo, fatto decapitare da Salome’. All’iperico vengono attribuite proprietà antiinfiammatorie, cicatrizzanti e, soprattutto antidepressive e ansiolitiche. In particolare, l’azione antiinfiammatoria sembra sia dovuta all’ipericina e all’amentoflavone (un flavonoide)

Altea  Altea (Althaea officinalis L.)

Pianta appartenente alla famiglia delle Malvaceae. Le sue foglie sono incise con venature non troppo profonde, il fusto è eretto e ricoperto da peli morbidi, i fiori sono riuniti a grappolo di colore bianco-rosati. La fioritura avviene in estate e può superare il metro e mezzo d’altezza. La pianta ama gli ambienti ricchi di acqua o molto umidi ed è diffusa soprattutto nell’Italia settentrionale e centrale.

Le principali proprietà dell’Altea sono quelle emollienti e antinfiammatorie. Tali attività risultano particolarmente utili in caso di glossiti, gengiviti, faringiti,esofagiti,gastriti, coliti infiammatorie spastiche.
Grazie alla ricca presenza di mucillagini, che tendono a formare sulla pelle un sottile strato filmogeno protettivo e idratante, per uso esterno, l’altea è utile in presenza di pelli irritate, sensibili, secche, arrossate, disidratate, facili a screpolarsi.

 
Calendula Calendula (Calendula Officinalis)

Appartenente alla famiglia delle Compositae, deve il suo nome al termine latino “calendae” per indicare che in ogni mese dell’anno, a seconda delle condizioni climatiche, può fiorire, dalla primavera all’autunno inoltrato, persino in inverno se il clima è mite. Ha la forma di una grande margherita isolata e terminale con fiori ligulari, disposti in due o tre serie, di colore arancio o giallo, luminoso e deciso.

Proprietà della calendula: disarrossanti, lenitive, rigeneranti, stimola il turnover cellulare, antiflogistiche su cute infiammata. Le attività antinfiammatorie, antisettiche, cicatrizzanti, rinfrescanti, emollienti e dermopatiche la rendono il rimedio elettivo per scottature, ferite, arrossamenti e irritazioni della pelle, delle ulcere della bocca e per infiammazioni gengivali.

 

11813312_1383710721936474_2345855365142481972_n Lavandino (L. Officinalis)

Si tratta di una specie della lavanda che si può incontrare ad altitudini fino ai 1000m s.l.m. ed ha uno sviluppo maggiore sia in altezza che in diametro; steli fiorali robusti, lunghi e numerosi con spighe formate da molte spighette raggruppate in palchi.Grazie all’elevato contenuto di olio essenziale, l’intera pianta emana un odore fragrante e penetrante e tutte le specie sono ottime mellifere.

Ha proprietà depurative e drenanti della pelle, utile nel trattamento contro acne, eczemi e dermatiti, rinfrescante; ha inoltre proprietà sedative, proprietà analgesiche, proprietà antibatteriche e proprietà cicatrizzanti e diuretiche. Preziosa già nelle tradizioni degli antichi Romani che mettevano mazzetti di fiori nell’acqua dei bagni termali, la lavanda veniva utilizzata già allora come base per raffinati profumi e per preparare decotti e infusi usati per la bellezza della pelle e dei capelli.

 

elicriso Elicrisio (Helicrysum Italicum)

Pianta erbacea tipica delle aree mediterranee. Le varie specie di elicriso, che appartengono al genere delle Asteraceae, possono presentare fiori di colori vari, che vanno dal bianco, al giallo, al rosso. Ma l’Helichrysum italicum si distingue per il colore giallo lucente dei capolini. Si tratta di una pianta perenne diffusa in particolar modo nell’Europa meridionale. In Italia lo si trova soprattutto al centro, al sud e sulle isole fino ad 800 metri di altitudine. La fioritura avviene da luglio ad agosto. Il suo nome deriva dal greco “Helios chrysos”, che significa “sole d’oro”.

Le proprietà: la pianta rappresenta il rimedio specifico per lenire e sfiammare la pelle in caso di psoriasi, herpes di ogni genere, eczemi, ustioni da eritemi solari, trattamento della pelle sensibile grazie alla sua azione decongestionante e protettiva. Ha inoltre proprietà astringenti,  analgesiche, antistaminiche espettoranti e antibatteriche.

 

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